Open Day, l'intervento dei responsabili delle società sportive

Durante la serata è stato presentato il progetto de La Giovane Italia e la collaborazione con alcuni club professionistici.
01.09.2022 15:45 di  Stefano Rossoni   vedi letture
Fonte: Rosario Iuliano
Open Day, l'intervento dei responsabili delle società sportive

Piacevole serata quella dell’Open Day, in cui i ragazzi intenzionati a collaborare con La Giovane Italia hanno intuito subito la qualità del progetto grazie alla presenza di illustri ospiti che hanno presentato le proprie realtà e chiarito davanti a tutti perchè noi rappresentiamo un valore aggiunto.

Il primo ad intervenire è Andrea Ferretti, direttore sportivo della Feralpisalò, società molto attenta al tema del sociale e alla valorizzazione del territorio con una serie di iniziative come la partecipazione al campionato di quarta e quinta categoria dei ragazzi con disabilità.

È la volta di Giovanni Bonavita della Cremonese, club che possiede strutture giovanili invidiabili non solo in Italia ma anche in Europa e che pone estrema attenzione alla crescita dei calciatori, compreso il profilo educativo.

A seguire il Trento, un’altra realtà in crescita. A farne le veci è Alberto Nabiuzzi: “Il settore giovanile è una missione, la visibilità è un vero problema. Stiamo cercando la formula giusta per operare su questo territorio, lontano dagli altri perché ha esigenze differenti: distanze elevate, comuni isolati e inverni che durano molti mesi. Trento può essere quindi un punto di riferimento, ma difficilmente un accentratore”.

Presente anche il Vicenza, rappresentato da Michele Nicolin: “La Giovane Italia offre uno strumento utilissimo agli addetti ai lavori e attraverso questa partnership possiamo perfezionare il nostro cammino con voi”.

Irrompe a fornire la sua esperienza l’agente Giovanni Branchini, che va a toccare un tema importante subito ripreso da Andrea Catellani della Spal: “La delicatezza con cui si scrive è importante. Purtroppo oggi ci sono figure che seguono da vicino la crescita dei ragazzi ma scrivono cose che non portano alcun benificio, anzi: indirizza i giovani verso strade pericolose per il loro futuro. Io credo che La Giovane Italia sia l’unico network che cerca di fare giornalismo serio, dove vengono tutelati i ragazzi italiani”.

È poi il turno di Andrea Nardoni, intervenuto sulla situazione di San Marino: “C’è un settore giovanile unificato che è il San Marino Accademy, rappresentato da circa 600 tra ragazzi e ragazze che giocano per il nostro Stato. Riuscire a fare una partnership con voi è un onore, parliamo di un progetto in cui nutriamo grande fiducia”.

Un'altra società attenta al sociale è l’Entella, capitanata da Manuel Montali. Subito dopo, l'intervento di Alessandro Frara del Frosinone: “È un motivo di vanto riuscire a schierare così tanti ragazzi italiani, anche segnalati da voi de La Giovane Italia".

Si arriva ora a due club del Sud, con Marcello Sansonetti del Bari: “Abbiamo bisogno di voi perché, nonostante Bari sia una società prestigiosa, veniamo da un fallimento recente. La nostra ambizione è ritornare ad essere un punto di riferimento del Centro-Sud, ma ci vuole tempo: stiamo migliorando a livello di settore giovanile, soprattutto nell’Area Scout”. 

A concludere la serie di interventi Simone Puleo, dirigente del Benevento: “La prima necessità è presidiare il territorio, perché la Campania è una zona fertile soprattutto a livello giovanile: lo dimostrano i numeri della FIGC, dove ogni anno una media di 70-80 ragazzi escono per andare a giocare in altre regioni. Stiamo cercando di ampliarci con la vostra partnership e di migliorarci per non farci sfuggire questi talenti. L'obiettivo è ridurre il gap con le società del Nord, abbiamo la fortuna di avere un presidente dalla mentalità aperta e che punta sui giovani: il suo sogno è quello di emulare il progetto del Manchester United che, da ben 4000 partite, ha sempre un calciatore del settore giovanile in Prima Squadra”.