L'intervento del nostro direttore Paolo Ghisoni su TMW Radio

Tema principale della discussione le convocazioni di Roberto Mancini. In particolare, ci si è soffermati sulla scelta di convocare Retegui.
21.03.2023 18:00 di  Simone Cristiano   vedi letture
L'intervento del nostro direttore Paolo Ghisoni su TMW Radio
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di www.imagephotoagency.it

Durante il martedì pomeriggio di Maracanà, consueto appuntamento di TMW RadioPaolo Ghisoni è intervenuto per approfondire alcuni temi riguardanti la Nazionale, che giovedì farà il suo esordio nel girone C di qualificazione agli Europei 2024, scendendo in campo al "Diego Armando Maradona" contro l'Inghilterra.

La prima parte della discussione si è concentrata sulla convocazione dell'oriundo Mateo Retegui e sulla mancanza in generale di un centravanti italiano prolifico: "Era necessario pescare in Argentina? Emblematico il caso Franco Vazquez, che dopo qualche apparizione con la maglia azzurra, si è tirato indietro per tornare a vestire la maglia albiceleste. Il rischio con Retegui è proprio questo, considerando soprattutto che adesso l'Argentina è campione del mondo. Il problema principale è che quello che stanno cercando di fare a livello di federazione, non è più quello di crescere e riformare, ma adattarsi a quello che purtroppo è il sistema di oggi. Non c'è la volontà di investire in quelli che sono i vivai italiani e quindi Mancini deve fare di necessità virtù, andando a cercare tutto quello che c'è di italiano nel giro mondiale. Perché non c'è la punta? Gli attaccanti non vedono più la porta perché sono sempre a giocare in aiuto alla squadra. Inoltre, non abbiamo più centravanti che saltano l'uomo e quindi anche questa situazione si ripercuote in Nazionale. Adesso è compito della federazione andare a colmare una lacuna di questo genere".

C'è stato il tempo anche di parlare del centrocampista dell'Udinese classe 2006 Simone Pafundi, convocato ancora una volta da Mancini con la Nazionale Maggiore, nonostante i pochissimi minuti avuti a disposizione con la prima squadra: "Difficilmente l'Udinese punterà su Pafundi, nonostante egli abbia rinnovato, perchè la squadra friulana di giocatori buoni italiani ne avuti tantissimi e li ha sempre venduti tutti. Non credo che in questo momento Pafundi possa rappresentare un'eccezione. Non vedo questa grossissima tradizione nel settore giovanile bianconero. C'è stato il momento di giocatori come Meret e Scuffet, poi per il resto non c'è stato un giocatore del vivaio dell'Udinese che è diventato una bandiera della squadra bianconera. Questo è un discorso che accomuna diverse società: l'italiano non attecchisce, ed è proprio questo il guaio di Mancini. Purtroppo, le occasioni fuori ci sono. Da noi, invece, non si ha la pazienza e non c'è nemmeno la voglia di tutelarli, anche perchè poi non ci sono neanche le regole che ti tutelano in questa scelta".