Dal vivaio alla gloria: Bracaglia decide Padova-Frosinone

A volte basta un lampo per condensare anni di attesa in un’esultanza, con il pensiero rivolto alla fidanzata. Questo è stato il caso di Gabriele Bracaglia, difensore del Frosinone, che sabato al “P. Euganeo” ha deciso Padova-Frosinone con una rete di sinistro di prima intenzione al 37’ del primo tempo, regalando ai suoi un successo pesante: 0-1 esterno che parla di carattere, presenza e continuità.
Il classe 2003 non è uno che ha scoperto il mestiere ieri: cresciuto nel vivaio del club ciociaro, con la Primavera dove ha anche vestito la fascia da capitano, ha fatto esperienza in Serie C con il Renate (17 presenze) prima di tornare allo Stirpe per la stagione 2024-2025. In Serie B ha collezionato 26 partite, impiegato sia da titolare che a gara in corso, segnando già una rete in campionato, quella speciale contro il Palermo sotto la tifoseria frusinate.
Ma il gol contro il Padova non è solo un dato nel tabellino: è la prova di un giocatore che ha guadagnato fiducia, che sa leggere la partita, anticipare l’avversario e scegliere il momento giusto per essere protagonista. Il Frosinone ha subito il pressing iniziale del Padova, ha dovuto resistere agli avvii offensivi avversari, ma questa volta la difesa, con Bracaglia su tutti, è rimasta concentrata e lucida.
Il suo profilo tecnico lo descrive come difensore centrale sinistro, bravo nel gioco aereo, nei contrasti e nel recupero – ma anche capace di interpretazioni più moderne del ruolo, come spingere e aiutare negli sviluppi offensivi quando serve.
E oltre al gol, c’è anche l’anima: ha sempre dichiarato che per lui essere ciociaro non è un dettaglio, è parte dell’identità. Essere tifoso prima che calciatore gli ha insegnato cosa significhi lottare ogni minuto, anche quando la partita diventa sporca.
Questo tipo di prestazione – quando chi proviene dal vivaio risponde con gol decisivi, errori evitati, presenza fisica e nervi saldi – è lo spunto dal campo che merita di essere raccontato: il Frosinone può costruire il proprio presente e guardare al futuro avendo Bracaglia come pilastro.
In un calcio che spesso premia le promesse, Gabriele non è solo promessa: è realtà che cammina sul campo, sotto il peso della responsabilità, ma con gli occhi ben saldi sull’obiettivo.