La Fiorentina scaccia i fantasmi: al Kennedy ci pensa Croci

Domenica 18 maggio, al complesso sportivo Kennedy di Napoli, è andato in scena il primo atto dei quarti di finale tra il Napoli di mister Galizia e la Fiorentina di mister Cristiani. Il Napoli si è schierato in campo con lo stesso 4-3–1-2 che aveva pareggiato la domenica precedente contro il Bologna, mentre la Fiorentina ha scelto il classico 3-5-2 al posto del 3-4-1-2 più offensivo contro il Monza.
Davanti è partito Barzagli accanto a Croci, mentre Gobbo ha cominciato dalla panchina. Come anticipato nel titolo, su questo campo, in campionato era arrivata l’unica sconfitta della squadra viola, battuta 3-2. Una macchia visibile, considerando che la Fiorentina in campionato ha vinto 21 delle 24 partite a disposizione.
Questa volta, i viola sono partiti a diesel, lasciando il pallino del gioco al Napoli nei primi minuti, ma hanno dimostrato una cinicità disarmante. Alla prima nitida occasione, hanno punito i partenopei: corner profondo di Bernamonte, sponda di Puglisi e Barzagli sovrasta Cafasso e batte di testa De Fenza.
Non passa nemmeno un minuto ed il Napoli pareggia i conti: Rosi sbaglia l’uscita, Piccolo colpisce il braccio di Puglisi ed il direttore di gara decreta calcio di rigore. Dal dischetto, Petriccione non sbaglia: aveva già segnato all’andata e al ritorno contro i viola. Nella ripresa, su un altro penalty la Fiorentina ritrova il vantaggio: al primo pallone toccato, Gobbo va via in velocità e viene steso da Cacciapuoti. Dal dischetto, Croci realizza il gol numero 41 in stagione.
Da lì in poi è sinfonia partenopea: palo di Piccolo, tiro di Botta, tentativi di Carafa e Amendola, entrati dalla panchina. I padroni di casa passano al 4-3-3 e chiudono in avanti, ma dopo sei minuti di recupero i giochi sono fatti: la Fiorentina vince e mette una grossa ipoteca sulle semifinali, anche se l’allenatore Cristiani è chiaro ai nostri microfoni: "La qualificazione è ancora apertissima, al Viola Park dovremo fare attenzione".
La Fiorentina, per accedere alle semifinali contro una tra Milan e Roma, potrebbe anche perdere con un gol di scarto, ma è chiaro che l’atteggiamento della miglior prima non cambierà: si gioca e si prova a fare gol. La quota 100 reti è molto vicina.