Beffa amara nel recupero: la Turchia acciuffa il pari e ferma gli azzurrini

Ghilardi segna il gol che illude, ma i tre punti sfumano al photofinish: Kilicsoy pareggia e fa un grande assist all’Irlanda.
26.03.2024 20:30 di  Rosario Buccarella   vedi letture
Beffa amara nel recupero: la Turchia acciuffa il pari e ferma gli azzurrini
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Potremmo definirla una delle Under 21 dal tasso tecnico più elevato degli ultimi anni. Non a caso oggi al Paolo Mazza era presente Luciano Spalletti, molti profili presenti oggi sul campo sono elementi che probabilmente già allo stato attuale potrebbero già essere convocati ed impiegati in Nazionale Maggiore. La sfida con la Turchia presentava però grandi insidie: quando le nostre squadre ricevono tanti complimenti storicamente tendono a mollare, anche inconsciamente, sul piano della concentrazione. Dopo un’ottima ed a tratti esaltante prova con la Lettonia occorreva dimostrare maturità e concretezza, portando a casa un risultato necessario a consolidare il primo posto nel girone di qualificazione ad Euro 2025. Lo stesso Nunziata, del resto, aveva messo in guardia i suoi ragazzi sul valore dell’avversario e sulla tensione da mantenere alta per continuare ad inseguire l’obiettivo.

Il ct cambia uomini ed apparentemente anche schema tattico nel secondo impegno in pochi giorni per i propri azzurrini. Dal 4-3-3 visto nel successo con la Lettonia passa sulla carta ad un 3-4-2-1 con linea difensiva composta dal trio Coppola, capitan Pirola (che dovrà lasciare il campo per Ghilardi nel corso della prima frazione di gioco a causa di uno scontro fortuito) e Calafiori; Zanotti e Ruggeri sulle corsie esterne; Prati e Ndour in mezzo al campo; Fabbian e Casadei alle spalle del terminale offensivo Gnonto. Di fatto però Calafiori gioca sulla linea dei centrocampisti e gli esterni sono allineati ai centrali componendo una difesa a quattro. Tra i pali confermatissimo infine, nel segno della continuità rispetto al mondiale Under 20, Desplanches, nonostante a Palermo non abbia ancora disputato una partita.

Proprio l’estremo difensore, premiato come miglior portiere della manifestazione tenutasi a giugno in Argentina, si conferma sempre prontissimo con la maglia azzurra. Esattamente come con la Lettonia è reattivo nelle poche occasioni in cui viene chiamato in causa, nella fattispecie oggi neutralizzando poco dopo la mezz’ora di gioco un penalty di Yildrim. La gara, che fin lì era stata sotto il controllo degli azzurri (non dominanti come tre giorni fa, ma molto pericolosi in più di un’occasione con Calafiori prima e Fabbian poi), rischiava di prendere una piega inaspettata, ma l’ex Trento ci ha messo ancora una volta una pezza.

Dopo un altro brivido in apertura di ripresa, con la traversa colpita di testa da Kaplan, Ghilardi si fa perdonare l’ingenuità commessa in occasione del rigore (episodio comunque da moviola) siglando la rete del vantaggio sfruttando al meglio un appoggio di testa di Gnonto sugli sviluppi di una punizione battuta verso il centro dell’area di rigore avversaria da Ruggeri. Sbloccato il risultato, gli azzurrini giocano con più scioltezza e personalità (sfiorando il raddoppio con Zanotti) nonostante una Turchia sempre viva e molto aggressiva. Gli avversari non hanno chiaramente la nostra qualità, ma sono abili a cercare riconquista rapida lasciando l’iniziativa e chiudendo tutte le linee di passaggio. Di fatto non si rischia più nulla e, pur non esprimendo la miglior prestazione di squadra in questo cammino verso il prossimo europeo, sembriamo avviati verso un altro successo. La caparbietà degli avversari viene però premiata proprio agli sgoccioli: Coppola non interviene al meglio su un cross verso il centro dell’area di rigore e la retroguardia resta troppo passiva sulla seconda palla su cui viene imbeccato Kilicsoy che da pochi passi deposita in rete. La gara con l’Irlanda ora diventerà decisiva e tra le mura amiche i nostri ragazzi avranno un solo risultato.