Marcello Panuccio presenta la Sanremese versione 2022-23

Intervistato dal nostro direttore Paolo Ghisoni, il ds del club ligure fai il punto sull’imminente stagione sportiva e sui progetti della società.
26.08.2022 12:00 di Rosario Buccarella   vedi letture
Fonte: Paolo Ghisoni
Marcello Panuccio presenta la Sanremese versione 2022-23

Direttore avete concluso l’ultima stagione con un secondo posto a quota 77 punti, trovi che questa sia più un’eredità pesante oppure un’ottima base di partenza?

“I numeri contano relativamente perché ogni campionato ha la sua storia. Abbiamo gettato delle basi importanti sia sotto l’aspetto logistico, che su quello tecnico per un’annata che speriamo tutti regali grandi soddisfazioni”.

Sempre riguardo lo scorso anno, il successo di Novara, contro la squadra che ha vinto il vostro girone, che momento ha rappresentato per il vostro cammino?

“Ci ha dato la consapevolezza di aver lavorato nella direzione giusta nell’arco dell’intera stagione. Eravamo a -6 a causa di qualche punto di troppo perso per strada e si è trattato di uno spartiacque. Una sconfitta ci avrebbe portati a programmare la stagione successiva, è arrivato un successo che, oltre ad averci fatto tenere vive le speranze di giocarci fino in fondo il primato, è stato uno tra i punti più alti della storia recente della nostra società. Sia i nostri tifosi che noi dirigenti non dimenticheremo quella giornata: dovrà darci ancora più convinzione per la nostra ripartenza”.

Da lì in poi cos’è mancato per contendere il primo posto alla capolista che inevitabilmente sentiva il fiato sul collo dopo aver essere uscita sconfitta dallo scontro diretto con voi?

“Il calcio è fatto di sliding doors, il turno successivo con il Novara ospite dell’ostico Casale e noi che ricevevamo l’Asti sembrava sulla carta favorevole. Purtroppo, siamo incappati in un pareggio, non approfittando del mezzo passo falso degli avversari, un successo ci avrebbe portati ad un solo punto di distanza. Da lì in poi entrambe le squadre hanno realizzato un gran filotto che ha giustamente consegnato la promozione al Novara, squadra e società più attrezzata della nostra nella scorsa stagione. Ripartiamo quest’anno con la voglia di consacrarci allo stesso modo di come hanno fatto i nostri avversari”.

Hai parlato di struttura della società, come Giovane Italia è sempre nostra premura andare a verificare alla base se c’è poi un’altezza, dal centro sportivo di proprietà alla valorizzazione del settore giovanile: a che punto è la Sanremese?

“Dobbiamo molto al presidente, ha fatto da collante tra prima squadra e settore giovanile, che prima erano due entità separate. L’amministrazione comunale non è inoltre rimasta indifferente a questo nuovo corso della società e ci sta venendo incontro in questo senso. Sono in corso i lavori per il campo comunale che saranno ultimati per l’inizio del campionato e c’è una progettualità per far diventare il centro sportivo in cui si allena il settore giovanile anche la base per la prima squadra. Voglio infine aggiungere che pur volendo competere per il vertice tra un calciatore giovane ed uno con qualche anno in più privilegiamo la qualità nonostante l’esperienza sia d’aiuto tra i dilettanti”.

Con una progettualità di questo tipo, vista la nostra partnership con l’Unicampus di Savona, ci vogliamo dare una tempistica per riportare in vita un torneo che a Sanremo è stato a dir poco prestigioso mettendo insieme le competenze di LGI e della società Sanremese?

“Quel torneo è sempre stato un’importante vetrina per la città al di là del movimento calcistico. Ci siamo prefissati un obiettivo di questo tipo ed il fatto di avere un punto in comune con La Giovane Italia è una tematica che valuteremo con grande attenzione per creare insieme qualcosa di molto interessante per entrambi”.