Il Renate torna a casa senza punti, ma con questo De Leo può andare lontano

Il Renate sfiora l'impresa, se così può essere definita. La squadra di Gianluca Savoldi va vicinissima infatti a interrompere la striscia positiva della Cremonese, che vanta attualmente sei vittorie in altrettante partite di questo avvio di campionato.
Dopo la rete iniziale di Nahrudnyy e l'espulsione di Ciarmoli al 36', a caricarsi sulle spalle una squadra in evidenti difficoltà è Lorenzo De Leo. Il centravanti classe 2005 ci aveva già provato ancor prima del cartellino rosso (precedentemente citato) con un colpo di testa molto pericoloso, su cui Brahja compie una parata pazzesca. Al 46' però, a pochi secondi dallo scadere della prima frazione, è abile ad anticipare Prendi e procurarsi un calcio di rigore dopo l'intervento in netto ritardo di Triacca. Sul dischetto si presenta proprio il numero 11, che decide di incrociare col destro: il portiere italo-albanese intuisce, ma non riesce a respingere il pallone. 1-1.
Il secondo tempo vedrà la Cremonese, forte del vantaggio a livello numerico, ritornare subito in vantaggio con Stuckler e controllare il gioco, evitando soluzioni di gioco iper offensive ma preferendo, invece, calma e gestione. Nonostante ciò, il Renate tenta comunque di agguantare il pareggio: lo fa prima su calcio di punizione, dove colpisce il palo, poi nelle battute finali del match, quando Gobbo centra in pieno la traversa al secondo minuto di recupero. Due legni che negano, dunque, ai nerazzurri di agguantare il pareggio.
Applausi comunque meritati per la squadra ospite, che ci ha provato (in tutti i modi) fino all'ultimo. Menzione d'onore per Lorenzo De Leo, che ha battagliato in mezzo a Duca, Prendi e Triacca pur di ricevere palla e concludere in porta; fondamentale inoltre nel proteggere la sfera dall'intervento degli avversari e guadagnare fallo o permettere ai compagni di conquistare terreno. Parliamo di un attaccante con qualità notevoli a livello fisico, come si potrebbe già intuire dalla sua stazza; supera i due metri di altezza ed è ben messo anche dal punto di vista della forza muscolare. Ottimo nel lavoro spalle alla porta, risulta un cliente scomodo da marcare soprattutto in area di rigore: è in grado, infatti, di liberarsi con facilità dalla marcatura del difensore per poi andare a segno. Presenta qualità interessanti anche "tecnicamente", essendo dotato di un buon primo controllo e di un potente tiro dalla distanza, soluzione a cui si affida spesso in partita. Ha un fiuto per il gol da vero attaccante, come dimostrano le numerose reti realizzate nelle scorse stagioni.
Da lui tutti - allenatore, compagni di squadra e sostenitori - si aspettando grandi cose. E dopo la meritata promozione dalla Primavera 3 alla Primavera 2 (a cui aggiungiamo la finale vinta nel Trofeo "Dante Berretti" contro il Palermo), il contributo di De Leo sarà di fondamentale importanza per trascinare la squadra e "aiutarla" a mantenere la categoria.