L'Avellino a valanga: i biancoverdi sognano la Primavera 2

Mister Biancolino cambia sistema di gioco contro il Gubbio, ma i biancoverdi segnano a raffica nonostante la matematica del primo posto.
08.04.2024 14:00 di  Gianmarco Pone   vedi letture
L'Avellino a valanga: i biancoverdi sognano la Primavera 2
© foto di Profilo Ig: Avellino

16 vittorie su 23 partite. 
10 su 12 in casa.
Sono numeri da paura quelli dell'Avellino di mister Raffaele Biancolino, che dopo l'aritmetica del primato non vuole saperne di rilassarsi.
Poteva esserci un calo di concentrazione, ma così non è stato.
Nonostante il primo posto matematico nel girone B con due giornate d'anticipo, sabato i biancoverdi hanno asfaltato il Gubbio per 6-2, indirizzando la partita già nel primo tempo (3-0).
I Lupi hanno dimostrato di essere più affamati che mai in vista delle finali play-off che disputeranno il 18 e 25 maggio (qui il regolamento).

Addentrandoci nei dettami tattici della squadra di Raffaele Biancolino, possiamo notare come i biancoverdi sappiano interpretare al meglio due sistemi di gioco: il 4-3-1-2, che hanno utilizzato per gran parte della stagione, e il 3-4-1-2, battezzato contro la Fermana settimana scorsa e confermato contro il Gubbio, salvo poi tornare nel finale (a risultato acquisito) al precedente.

La squadra del presidente D'Agostino, intenzionata a fare il salto sia in prima squadra che in Primavera, risulta essere completa in tutti i reparti. A cominciare dalla porta, dove Iannaccone (classe 2006) e Pizzella (classe 2007) si sono equamente divisi le titolarità tra i pali (13 il primo, 10 il secondo), conquistando insieme 8 clean sheet.

A questi numeri si aggiunge anche la solidità difensiva, che fa dei biancoverdi la difesa meno battuta del girone: solo 27 gol in 23 giornate. Il pilastro nella retroguardia è senza dubbio Nosegbe-Susko, classe 2004, con all'attivo già due presenze in prima squadra. A lui si affianca Simone Accetta, ma anche Barone e Stano (quest'ultimo impressionante per l'altezza: 198cm) hanno ben figurato nell'ultima uscita. Sugli esterni, Ciro Mundula è la certezza a destra: il classe 2006 rientra tra i top10 esordienti nella storia dell'Avellino, e il missile sotto l'incrocio di sabato pomeriggio evidenzia una delle tante peculiarità del giocatore ex Salernitana. A sinistra, Fucci e Codraro a turno interpretano in ruolo in chiave moderna, venendo dentro al campo in fase di costruzione. La gamba e le capacità difensive degli esterni permette a Biancolino di poter variare i due sistemi di gioco, inserendo a seconda del match un difensore centrale in più o un centrocampista.

A centrocampo, spicca la duttilità di Palamara: il giocatore di proprietà della Fiorentina nasce trequartista ma si cala bene anche nei panni del mediano, unendo tanta legna alla già prelibata tecnica di base. Una buona alternativa ai due assenti Mutanda, ex Schalke e Napoli, e Arzillo, metronomo del centrocampo biancoverde, entrambi assenti per infortunio.
Là davanti, le parole si sprecherebbero in confronto ai numeri: davanti al talento di Saponara (altro fuoriquota insieme a Nosegbe-Susko), Campanile, Fusco e Sacco hanno segnato 40 dei 57 gol totali!
I tre riferimenti avanzati cercano sempre di giocare in spazi stretti, evitando di allargarsi in ampiezza, e dimostrando di essere impeccabili nelle transizioni offensive.

Nell'ultima uscita, l'Avellino sarà di scena al "Liguori" di Torre del Greco, dove ieri la prima squadra ha calato il poker. L'Under19 non vuole essere da meno: vincere per arrivare nella miglior condizione possibile alle finali tra un mese.

Avellino, e l'Avellino, sognano in grande.