Samuele Manca si racconta per LGI

12.03.2022 08:45 di  Redazione LGI   vedi letture

Uno stadio, l’Antonio Bianco di Gallipoli, in cui tra l’altro LGI in passato ha promosso un’attività innovativa e gratificante come l’autogestione, ha visto questa settimana un incontro con una nostra vecchia conoscenza. Samuele Manca, classe 2003 ed attualmente in forza al Gallipoli Football 1909, compagine terza in classifica nel Girone B di Eccellenza Pugliese, ha fatto parte dell’almanacco relativo alla stagione 2017-18. Per l’occasione l’abbiamo intervistato attraverso una piacevole chiacchierata, che riportiamo di seguito.

Ciao Samuele, è passato un po’ di tempo dalla tua presenza in almanacco ai tempi del Lecce. Raccontaci per prima cosa un po’ del tuo percorso in questi anni.

“Ho iniziato a Salice Salentino e Cellino San Marco, per poi approdare nel Lecce a 12 anni. Nel settore giovanile giallorosso il mio percorso è durato fino all’Under 17. Nell’estate 2020, infatti, è iniziata la mia avventura nei dilettanti con cui ho da subito avuto modo di toccare con mano la realtà di una prima squadra. La scorsa stagione l’ho trascorsa tutta a Maglie in Eccellenza Pugliese. Quest’anno ho iniziato col Casarano in Serie D e sono poi tornato in Eccellenza questa volta nelle file del Gallipoli nella sessione di mercato invernale”.

Guardando alla tua scheda dell’edizione 2017-18, parlammo con mister Stefano De Padova, che ha tra l’altro un passato importante tra i dilettanti. Com’era il vostro rapporto? E ti capita ogni tanto di sentirlo per chiedergli qualche consiglio per l’approccio ad una categoria che lui conosce molto bene?

“Col mister c’è sempre stato un rapporto eccezionale. Mi ha trasmesso dei valori morali prima che tecnici di fondamentale importanza nel mio bagaglio calcistico. Finita l’esperienza a Lecce, ha anche cercato di darmi una mano per cercare una sistemazione in un’altra squadra che poi fortunatamente trovai. Non smetterò mai di ringraziarlo abbastanza per tutto ciò che mi ha insegnato”.

LGI è anche molto attenta all’aspetto scolastico. Tra i banchi come va invece?

“Frequento il liceo scientifico sportivo ed al termine di quest’anno conseguirò il diploma. Ho un buon rendimento, ma in questo senso, a voler essere onesto, lo devo in parte a mia madre. Ci sono state fasi in cui fosse stato per me mi sarei concentrato maggiormente sul calcio, tuttavia devo ringraziare chi mi ha sempre spronato a non tralasciare lo studio, è un ambito che dà a sua volta soddisfazione”.

Hai già le idee chiare sul successivo percorso universitario da intraprendere?

“Sono in fase di valutazione, non ho ancora preso una decisione definitiva. Se dovessi però sbilanciarmi oggi, ti direi che la mia priorità è quella di iscrivermi a scienze motorie. Sto frequentando una scuola che fornisce ottime basi per affrontare una facoltà del genere e poi mi piace l’idea di potermi aprire una strada nel mondo dello sport non per forza giocando a calcio, che è comunque la mia più grande passione”.

La stagione e l’anno scolastico si avviano verso la conclusione, quali sono i tuoi obiettivi a breve termine?

“Sul campo mi piacerebbe trovare il mio primo gol tra i senior, anche se metto davanti a tutto gli interessi della squadra. Cercherò infatti per prima cosa, quando chiamato in causa, di dare il mio contributo alla squadra per provare a raggiungere il secondo posto in campionato a cui teniamo molto. In un campionato dominato dalla prima classificata, nonostante l'assenza dei playoff, ha un valore simbolico molto importante per noi essere i "primi degli altri". Per quanto riguarda invece la maturità, mi impegnerò al massimo per uscire con un buon voto che gratifichi i miei sforzi fatti in questi anni per conciliare il doppio impegno”.

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